Giornalisti: arrivano i chiarimenti sui rimborsi spese dei freelance

Fornite delucidazioni circa la non rilevanza ai fini IRPEF dei cosiddetti “a piè di lista” alla  luce del D.Lgs. n. 192/2024 (INPGI, comunicato 28 marzo 2025).

A seguito di numerose richieste di chiarimenti, l’INPGI ha fornito chiarimenti sul trattamento previdenziale dei rimborsi spese dei giornalisti freelance, alla luce del D.Lgs 192/2024 che ha cambiato, a partire dal 1° gennaio 2025, il modo in cui tali voci vengono trattate a livello fiscale per i professionisti.

In particolare, la novità riguarda principalmente, per i lavoratori autonomi, la non rilevanza ai fini IRPEF dei rimborsi spese cosiddetti “a piè di lista”, ossia quelli documentati e addebitati direttamente al cliente in fattura per l’esecuzione di un incarico (trasporti, pasti, noleggio attrezzature, ecc.).
Fino al 31 dicembre 2024 queste voci concorrevano a determinare l’ammontare dei compensi, salvo poi essere portate in deduzione dal reddito ai fini del calcolo delle imposte dovute. In altri termini, prima si sommavano e poi si sottraevano dalla base di calcolo del reddito da lavoro autonomo. L’obiettivo principale del legislatore è stato, quindi, quello di semplificare gli adempimenti tributari, estendendo ai rimborsi spese a piè di lista addebitati dai lavoratori autonomi ai committenti il medesimo regime di esenzione dalla base imponibile IRPEF già previsto per i lavoratori dipendenti.

A ogni modo, anche se i rimborsi non rientrano più nel calcolo dell’IRPEF, continuano a essere soggetti a IVA. Questo perché la relativa normativa non è stata modificata: le spese rimborsate non sono considerate “anticipate in nome e per conto del cliente” e vanno fatturate con l’Imposta sul valore aggiunto.

L’aspetto previdenziale

Il nuovo regime fiscale non comporta alcuna modifica sul fronte previdenziale, che rimane, quindi, del tutto invariato. I rimborsi spese in questione, infatti, erano già “neutri” ai fini del calcolo del contributo previdenziale soggettivo (12 o 14% in base al reddito) che – come è noto – si calcola sull’ammontare del reddito assoggettato a IRPEF. Già in precedenza – per effetto del meccanismo di deduzione dal reddito – l’imponibile IRPEF non comprendeva questi rimborsi.
La situazione rimane invariata anche per il calcolo del contributo previdenziale integrativo (4% per l’INPGI) che – in base a quanto stabilito all’articolo 8, comma 3 del D.Lgs. 103/96 – è determinato sul fatturato lordo, che, come detto, continua a comprendere – come in passato – anche le somme oggetto di rimborso analitico delle spese da parte del committente.
I rimborsi spese continueranno, quindi, a essere inclusi nella base di calcolo del contributo integrativo, pari al 4%, dovuto all’ INPGI.
Nel comunicato in commento, l’INPGI evidenzia che per i professionisti in regime forfettario, invece, la questione è più complessa: in questo regime, infatti, non è prevista la dichiarazione dell’IVA. Questo porta a dubbi su come debbano essere trattati i rimborsi spese e su quale sia l’impatto sulle tasse e sui contributi. Per ora, si attende un chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

CIPL Legno Lapidei Trento: Premio di risultato 2025

Siglato il verbale di accordo per l’attuazione del Premio di risultato per l’anno 2025 

Le Parti sociali Associazione Artigiani e Piccole imprese, Confartigianato Trento, Feneal-Uil Trentino, Filca-Cisl Trentino e Fillea-Cgil Trentino hanno stipulato il verbale attuativo dell’Accordo “PdR” per l’anno corrente. 
Difatti, visto l’indicatore relativo alla Redditività che ha registrato nel triennio mobile di cui al PdR per gli anni 2021, 2022, 2023 un indice pari ai 20,38%, le Parti hanno concordato il valore del Premio di Risultato, a far data dal 1° marzo 2025, per i lavoratori dipendenti per le aziende artigiane come di seguito riportato.

Livello Fascia > 18%
Legno  Lapideo Valore mensile 
AS – A 1 110,00
B 2 100,00
CS 3 98,00
C 4 95,00
D 5 92,00
E 6 89,00
F 7 86,00

CIPL Edilizia Industria Rieti: rinnovato il contratto integrativo e definito l’EVR 2025

Rimodulate e confermate alcune indennità e stabiliti gli importi dell’Elemento variabile della retribuzione

In data 10 febbraio 2025, l’Ance Rieti e le OO.SS. regionali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo provinciale per i lavoratori del settore edile e affini. Il contratto decorre dal 1° ottobre 2024. Tra le varie novità introdotte dal rinnovo, si segnalano la rimodulazione e la conferma di alcune indennità, prima tra questa l’indennità di mensa, che viene stabilita secondo la tabella riportata di seguito.

Livello Importo 1° aprile 2025
Operai (su base oraria per ogni ora di lavoro ordinaria) 0,95
Impiegati (su base giornaliera) 7,65
Operai calcestruzzo (su base oraria per ogni ora di lavoro ordinaria) 1,09
Impiegati calcestruzzo (su base giornaliera) 8,79

Per quel che concerne l’indennità di trasporto, in alternativa al rimborso mensile del mezzo pubblico, nel caso in cui raggiungere il posto di lavoro sia difficoltoso con il suddetto trasporto, dal 1° aprile 2025 viene riconosciuta un’indennità oraria di trasporto pari a 0,36 euro; mentre, dal 1° ottobre 2025 la suddetta indennità è pari a 0,37 euro
Per i lavoratori che prestano servizio in galleria, questi percepiscono un’indennità pari a 0,60 euro per ogni ora di lavoro prestato. 
L’indennità di reperibilità viene così stabilita:
40,00 euro (giornaliere) in giornate non lavorative (sabato, domenica e giorni festivi);
30,00 euro (settimanali) in giornate feriali. 
Per coloro i quali prestano servizio a 2mt. al di sotto del piano stradale spetta un’indennità top down pari a 0,50 per ogni ora di lavoro prestato. Per l’indennità di alta montagna, invece, l’importo è pari a:
3,32 euro di indennità giornaliera per i lavoratori che prestano servizio in zone situate a quote superiori a 1000 mt s.l.m.;
3,87 euro di indennità giornaliera per i lavoratori che prestano servizio in zone situate a quote superiori a 1200 mt s.l.m. 
Per la trasferta, invece, i lavoratori che prestano il proprio servizio oltre i limiti del comune nel quale sono stati assunti riceveranno una diaria calcolata a seconda della distanza dai confini del comune di assunzione. Nella fattispecie:
10% se il luogo è situato oltre i 15 km ed entro i 50 km dal luogo abituale di lavoro;
15% se il luogo è compreso tra i 51km ed i 100km dal luogo abituale di lavoro;
20% se il luogo è compreso oltre i 101 km dal luogo abituale di lavoro. 
Inoltre, per la stesura del manto bituminoso, al lavoratore spetta un’indennità, su base giornaliera di 5,00 euro. Istituito anche il Fondo di Premialità che verrà finanziato con l’1,05% del relativo fondo malattia/infortunio. 
Nel corso dell’incontro è stato determinato anche l’importo dell’Elemento variabile della retribuzione per l’anno 2025, confrontando i trienni 2020,2021 e 2022 con 2021, 2022 e 2023. Riscontrata la positività del parametri presi a riferimento, sono stati definiti i valori con decorrenza dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, nella misura del 4% dei minimi tabellari in vigore al 1° luglio 2023.

Operai
  Operaio Comune Operaio Qualificato Operaio Specializzato Operaio IV livello
1° luglio 2023 5,71 6,68 7,42 7,99
EVR 39,49 46,21 51,34 55,29
Impiegati
  1° livello 2° livello 3° livello 4° livello 5° livello 6° livello 7° livello
1° luglio 2023 987,36 1.155,21 1.283,56 1.382,31 1.481,02 1.777,23 1.974,71
EVR 39,49 46,21 51,34 55,29 59,24 71,09 78,99

Modello di Comunicazione trimestrale per il regime transfrontaliero di franchigia

Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 155649/2025 introduce un modello di Comunicazione trimestrale per il regime transfrontaliero di franchigia.

Questo modello è destinato ai soggetti passivi stabiliti in Italia ammessi ad applicare il regime transfrontaliero di franchigia nel territorio di altri Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato tale regime.

La Comunicazione deve essere presentata trimestralmente e include dati specifici previsti dall’articolo 70-unvicies del D.P.R. n. 633/1972.

 

Il modello è composto dal frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali, e dal quadro A dove vanno indicate le operazioni effettuate nel corso del trimestre civile nel territorio dello Stato e negli altri Stati membri dell’Unione europea, compresi gli Stati diversi da quelli di esenzione.

 

L’Agenzia delle entrate rende disponibile il modello in formato elettronico sul proprio sito ufficiale, facilitando così l’accesso e la compilazione da parte degli utenti.

 

La scadenza per la presentazione della Comunicazione è fissata all’ultimo giorno del mese successivo a ciascun trimestre civile e deve avvenire esclusivamente in modalità telematica. Questa può essere effettuata direttamente dal soggetto passivo o tramite un intermediario autorizzato, seguendo le specifiche tecniche delineate nell’Allegato A del provvedimento. È importante notare che la Comunicazione deve essere presentata anche in assenza di operazioni nel trimestre di riferimento, evidenziando l’obbligo di compliance anche in situazioni di inattività.

 

Qualora si verificasse il superamento della soglia di euro 100.000 di volume d’affari annuo nell’Unione europea, la Comunicazione deve essere presentata, entro 15 giorni lavorativi dal superamento, per comunicare la data in cui si è verificato tale evento, nonché il valore delle cessioni e prestazioni effettuate dall’inizio del trimestre civile in corso fino alla predetta data. Inoltre, il ritardo nella presentazione della Comunicazione oltre i 30 giorni o la presentazione consecutiva di due Comunicazioni in ritardo possono comportare la sospensione temporanea delle semplificazioni IVA connesse al predetto regime.

 

In caso di errori o omissioni nella Comunicazione già trasmessa, è prevista la possibilità di ripresentare la Comunicazione originaria entro tre anni dal termine ordinario. Tuttavia, non è consentita la presentazione di una Comunicazione correttiva per modificare quella finale relativa al superamento della soglia di euro 100.000.

 

I soggetti incaricati della trasmissione devono fornire al contribuente una copia della Comunicazione inviata e una ricevuta attestante l’avvenuto ricevimento da parte dell’Agenzia delle entrate. 

Fondo Easi: anche per l’anno 2025 possibile l’adesione alla polizza familiari dei dipendenti

Possono essere esclusi dall’iscrizione al Fondo i familiari già coperti da altro Fondo di Assistenza sanitaria integrativa

Il Fondo Easi, Ente di Assistenza Sanitaria Integrativa per i dipendenti dei CED, ICT, Professioni Digitali e STP, ha informato che, anche per il 2025, grazie alla collaborazione con la Compagnia UniSalute, il dipendente avrà la possibilità di estendere la copertura sanitaria in favore dei propri familiari. Il costo dell’estensione della polizza sarà a carico del dipendente. La quota annuale è di:
156,00 euro per il coniuge o convivente more uxorio;
120,00 euro per ciascun figlio.
L’Ente precisa che sono considerati familiari del lavoratore iscritto:
– coniuge;
– convivente more uxorio;
– figli conviventi fiscalmente e non fiscalmente a carico.
L’attestazione del nucleo familiare è comprovata dal certificato di stato di famiglia ovvero da una semplice autocertificazione. Possono essere esclusi dall’iscrizione al Fondo i familiari già coperti da altro Fondo/Ente di Assistenza sanitaria integrativa.