CCNL Panifici: sottoscritto l’accordo sui futuri aumenti contrattuali

Con la retribuzione di febbraio in arrivo gli anticipi sui futuri aumenti contrattuali 

Il 31 gennaio scorso, le Associazioni datoriali Assipan, con l’assistenza di Confcommercio Imprese per l’Italia, Assopanificatori-Fiesa, con l’assistenza di Confesercenti e le OO.SS. Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil hanno sottoscritto il verbale di accordo con il quale hanno stabilito l’erogazione, dal 1° febbraio 2024, di una somma a titolo di aumento sul futuro rinnovo contrattuale pari a 35,00 euro lordi mensili sul livello A2 per i panifici artigianali e di 56,00 euro lordi mensili sul livello 3B per i panifici industriali, riparametrati sugli altri livelli di inquadramento.
Suddette somme, da intendersi come incremento della paga base, sono state definite nelle more del rinnovo del CCNL che riguarda il personale dipendente da aziende di panificazione, anche per attività collaterale e complementare e per il personale che presta servizio nei negozi di vendita al dettaglio di pane, generi alimentari e vari. Pertanto, dal 1° febbraio 2024, la retribuzione è quella indicata nelle tabelle riportate di seguito.

Panifici artigiani

Livello Retribuzione dal 1° febbraio 2024
A1S 1.916,07
A1 1.749,86
A2 1.599,66
A3 1.439,30
A4 1.333,06
B1 1.880,18
B2 1.429,83
B3S 1.367,22
B3 1.326,27
B4 1.235,28

Panifici industriali

Livello Retribuzione dal 1° febbraio 2024
1 2.173,61
2 2.042,98
3A 1.921,22
3B 1.822,31
4 1.616,66
5 1.494,88
6 1.338,48

All’interno del verbale, le Parti stabiliscono anche l’intensione reciproca di sottoscrivere un accordo sulla governance della bilateralità con lo scopo di aggiornare gli statuti ed i regolamenti di Ebipan e Fonsap, e di ricomporre i relativi organismi, anche in virtù della presenza di Assipan Confcommercio, tra i firmatari del contratto collettivo. 

Ebat Foggia: stanziato il contributo patente di guida B e abilitazione alla guida di muletti e trattori

Erogato il contributo per l’acquisizione della patente B o abilitazione alla guida di trattori e muletti per i lavoratori del settore

Ebat Foggia, l’Ente bilaterale della provincia di Foggia ha stabilito per quest’anno l’erogazione di un contributo a favore di tutti i lavoratori del settore che acquisiscono la patente di guida categoria B o il primo rilascio e rinnovo dell’abilitazione alla guida del trattore e del muletto.
Le risorse stanziate sono pari a 20.000,00 euro, mentre la somma unitaria del contributo è di 400,00 euro dedicata alla patente di guida categoria B, e 80,00 euro per trattorista e mulettista, al netto degli oneri di legge.
Possono richiedere il contributo coloro che prestano attività lavorativa nelle aziende agricole della provincia di Foggia e dei comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli che applicano il Contratto Provinciale di Lavoro, in regola con i versamenti contributivi alla Bilateralità riferiti all’anno 2022.
Gli stessi devono inoltre esser iscritti negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli OTI ed OTD di Foggia, con 102 giornate nel periodo 2021-2022.
Per i residenti fuori la provincia di competenza della Cassa ed impiegati regolarmente nelle aziende valgono i medesimi diritti a condizione che dichiarino di non aver domandato il contributo ad un’altra Cassa.
La domanda per acquisirlo, deve poi esser presentata tramite Patronato indicando come oggetto “Bando Patente B, trattorista e mulettista”, allegando altresì i documenti di seguito elencati:
– copia della carta di identità;
– copia delle buste paga riferite all’anno 2022, o copie modelli Unilav anno 2022 o CU 2023;
– attestazione dell’Ente che ha rilasciato il titolo abilitante o una copia del titolo stesso acquisito;
– documenti e costi sostenuti dal beneficiario;
– attestazione ISEE 2023 riferita alla situazione economica e patrimoniale non superiore a 15.000,00 euro;
– per i Comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli, si richiede di allegare i prospetti riepilogativi F24 dell’Inps,
nonché le quietanze di pagamento 2022;
– attestazione delle coordinate bancarie del richiedente.
Se l’importo dei contributi supera la disponibilità delle risorse, il criterio di selezione adottato è quello relativo alla data di ricezione delle domande. Requisito essenziale per l’accettazione delle richieste contributive è la sottoscrizione da parte di chi domanda del consenso al trattamento dei dati personali (art.13 GDPR – Reg. UE n. 679/2016).
Da ultimo si specifica che, le richieste devono essere presentate dal 15 gennaio 2024 sino alle ore 12:30 del 22 marzo 2024. Il perfezionamento della pratica deve avvenire mediante l’invio dell’attestazione del titolo conseguito entro il 31 ottobre 2024 seguendo le modalità sopra indicate.

I nuovi dati dell’ADI disponibili sulla piattaforma Dashboard

Entro la fine di febbraio 2024 saranno disponibili i nuovi dati relativi all’Assegno di Inclusione (ADI) sulla piattaforma Tableau della “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà” (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nota 21 febbraio 2024, n. 3337).

In merito alla transizione dal Reddito di cittadinanza (RDC) all’Assegno di inclusione (ADI), il Ministero del lavoro e delle politiche sociali fornisce indicazioni relativamente agli indicatori e ai dati disponibili agli operatori di Regioni, Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e Comuni nel pannello di monitoraggio “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà”.

 

Pertanto, entro la fine di febbraio 2024, i dati relativi al RDC verranno spostati in una apposita sezione denominata “Indicatori RdC e presa in carico RdC – archivio”. Saranno disponibili i dati trends beneficiari e della presa in carico da subito mentre, tutti gli altri indicatori, verranno rilasciati in tranche in questa sezione della dashboard, a partire da quelli di maggiore interesse. Tali dati saranno aggregati per annualità e rimarranno sempre disponibili per la consultazione all’interno della dashboard.

 

I nuovi dati relativi all’Assegno di inclusione, sempre entro la fine di febbraio, saranno disponibili sulla stessa piattaforma Tableau della dashboard.

 

Gli operatori già accreditati alla piattaforma avranno automaticamente accesso ai dati ADI che saranno disponibili progressivamente, iniziando dalle sezioni di maggiore interesse.

 

È prevista, per la fine di febbraio 2024, la pubblicazione delle seguenti sezioni:

 

Indicatori ADI:

 

– Beneficiari attualmente nella misura

– Caratteristiche dei nuclei familiari

– Caratteristiche individuali

– Importi percepiti e ISEE.

 

Indicatori presa in carico ADI:

 

– Operatori e Ambiti Territoriali Sociali (ATS) in GePI

– Completamento delle fasi della presa in carico

– PUC (Progetti Utili alla Collettività).

D.Lgs. su accertamento tributario e concordato preventivo biennale in attuazione della Riforma fiscale

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio 2024, n. 43, il D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, in attuazione della riforma fiscale, recante disposizioni in materia di accertamento tributario e concordato preventivo biennale.

Il nuovo Decreto, entrato in vigore dal 22 febbraio 2024, consta di 41 articoli suddivisi in tre titoli ed è così suddiviso:

  • Titolo I “Disposizioni in materia di accertamento tributario“;

  • Titolo II “Disciplina del concordato preventivo biennale”;

  • Titolo III “Disposizioni finali”.

L’articolo 1 interviene sul D.Lgs. n. 218/1997 prevedendo che l’accertamento delle imposte sui redditi e dell’IVA, nonchè il recupero dei crediti indebitamente compensati non dipendente da un precedente accertamento, possano essere definiti con adesione del contribuente.

Inoltre, al suddetto D.Lgs. n. 218/1997 viene aggiunto il comma 2-bis, nel quale si specifica che lo schema di atto, comunicato al contribuente ai fini del contraddittorio preventivo reca oltre all’invito alla formulazione di osservazioni, anche quello alla presentazione di istanza per la definizione dell’accertamento con adesione, in luogo delle osservazioni.

L’invito alla presentazione di istanza per la definizione dell’accertamento con adesione è in ogni caso contenuto nell’avviso di accertamento o di rettifica ovvero nell’atto di recupero non soggetto all’obbligo del contraddittorio preventivo.

 

L’adesione, di cui all’articolo 1, comma 1:

– può avere a oggetto esclusivamente il contenuto integrale del verbale di constatazione;

– deve intervenire entro i 30 giorni successivi alla data della consegna del verbale mediante comunicazione, da parte del contribuente, al competente ufficio dell’Agenzia delle entrate indicato nel verbale e all’organo che lo ha redatto.

 

I termini per l’accertamento sono in ogni caso sospesi fino alla comunicazione dell’adesione del contribuente e comunque non oltre la scadenza del trentesimo giorno dalla consegna del verbale di constatazione.

 

L’articolo 6 del D.Lgs. n. 12/2024, al fine di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo, introduce la possibilità per i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni che svolgono attività nel territorio dello Stato, di accedere a un concordato preventivo biennale a determinate condizioni e secondo modalità prestabilite.

All’articolo 7 ne viene, poi, definito l’ambito di applicazione, specificando che per l’applicazione del concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle entrate formula una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Nei confronti dei contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfetario, per il solo periodo di imposta 2024, l’applicazione del concordato preventivo è limitata, in via sperimentale, a una sola annualità.

 

La proposta di concordato è elaborata dall’Agenzia delle entrate, in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente e comunque nel rispetto della sua capacità contributiva, sulla base di una metodologia che valorizza, anche attraverso processi decisionali completamente automatizzati, le informazioni già nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria, limitando l’introduzione di nuovi oneri dichiarativi.

Il contribuente potrà, dunque, aderire alla proposta di concordato entro il termine previsto dall’articolo 17, comma 1, del D.P.R. n. 435/2001. 

 

L’articolo 10 indica i requisiti per l’accesso al concordato preventivo biennale per i soggetti cui si applicano gli Indici sintetici di affidabilità
fiscale.
Per accedere alla proposta di concordato, i soggetti ISA con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta:
– devono ottenere un punteggio di affidabilità fiscale pari almeno a 8;
– non devono avere debiti tributari ovvero, hanno estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, compresi interessi e sanzioni, ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione. Non concorrono al predetto limite i debiti oggetto di provvedimenti di sospensione o di rateazione sino a decadenza dei relativi benefici secondo le specifiche disposizioni applicabili.

 

Ai sensi dell’articolo 11 del D.Lgs. n. 12/2024, non è possibile accedere alla proposta di concordato in presenza di anche una delle seguenti condizioni:

  • mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato;

  • condanna per dei reati previsti dal D.Lgs. n. 74/2000, dall’articolo 2621 c.c., nonché dagli articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato.

L’articolo 12 individua, poi, gli effetti dell’accettazione della proposta di concordato preventivo biennale.
Tale accettazione da parte del contribuente della proposta di concordato, infatti, impegna il contribuente a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato.

All’articolo 21 vengono individuate le condizioni alle quali il concordato, al di fuori della decorrenza del termine biennale di naturale efficacia, cessa di avere
efficacia.

Mentre, all’articolo 22 vengono individuate le condizioni alle quali il concordato decade, comportando la decadenza dai benefici per entrambi i periodi di imposta della sua durata.

 

L’articolo 23 riconosce anche ai contribuenti rientranti nel regime forfetario la possibilità di accedere al concordato preventivo biennale, secondo le modalità introdotte nel Capo III. 

L’articolo 24 stabilisce che non possono accedere al concordato preventivo biennale i contribuenti che hanno iniziato l’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta. Non possono, altresì, accedere alla proposta di concordato preventivo biennale i contribuenti che non posseggono i requisiti di cui all’articolo 10, comma 2, dello stesso D.Lgs. n. 13/2024 o per i quali sussiste una delle ipotesi previste all’articolo 11.

Come per i soggetti ISA, anche per i forfettari all’articolo 25 vengono descritti alcuni effetti derivanti dall’accettazione della proposta della proposta di concordato.

Inoltre, come specificato dall’articolo 26, nei periodi d’imposta oggetto di concordato, i contribuenti sono tenuti agli obblighi previsti per i soggetti che aderiscono al regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190 del 2014.

Infine, decorso il biennio oggetto di concordato, se non sussistono le cause di esclusione di cui all’articolo 24, l’Agenzia delle entrate formula una nuova proposta di concordato biennale relativa al biennio successivo, a cui il contribuente può aderire.

CCNL Sanità-Personale non medico: sottoscritto in via definitiva l’accordo per la sezione ricercatori

Dopo una lunga fase di certificazione è stato sottoscritto il contratto per il personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2019-2021

Al termine di una lunga fase di certificazione presso gli organi di controllo finanziario, nella giornata di ieri 21 Febbraio 2024 Aran e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto definitivamente il contratto collettivo nazionale di lavoro, che interessa circa 2.000 dipendenti, relativo al personale del comparto Sanità, sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2019-2021.
Con il nuovo contratto sono stati mantenuti i precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, e sono stati introdotti istituti contrattuali quali gli incarichi e, per il profilo di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, i differenziali economici di professionalità. Il percorso di carriera del ricercatore sanitario avviene dunque unicamente mediante incarico, così come già avviene per la dirigenza sanitaria e, per l’area del comparto, all’area del personale di elevata qualificazione, superando l’applicazione dei differenziali economici di professionalità. L’istituto degli incarichi responsabilizza maggiormente il personale interessato nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, ivi compresi gli aspetti economico-finanziari.
Con la trattativa per il CCNL 2022-2024 proseguirà il percorso di rafforzamento dei diritti e delle tutele del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria.