CIPL Edilizia Industria – Palermo: definito EVR

Definito l’Elemento Variabile della Retribuzione per il personale del Comparto Edilizia-Industria di Palermo

Nel corso della riunione tenutasi l’8 giugno scorso, le Parti Sociali, Ance Palermo, Feneal-Uil Tirrenica-Messina-Palermo, Filca-Cisl Palermo-Trapani, Fillea-Cgil Palermo e Cassa Edile, hanno definito l’Elemento Variabile della Retribuzione relativo al Contratto Integrativo Provinciale 2019-2022, previa verifica degli indicatori territoriali che riguardano l’andamento congiunturale del Settore e dei risultati raggiunti in termini di produttività, qualità e competitività nel territorio. Suddetto parametri sono:
– incidenza percentuale dell’EVR: 4% dei minimi attualmente in vigore;
– quarto indicatore che indica il rapporto tra le ore di C.I.G. e le ore denunciate in Cassa Edile;
– incidenza ponderale 25%.
Ritenuti i parametri positivi (numero dei lavoratori iscritti in Cassa Edile; monte salari e ore denunciate in Cassa Edile; rapporto tra le ore di C.I.G. e quelle denunciate in Cassa Edile), le Parti hanno deliberato che, a decorrere dal 1° marzo 2023, l’incidenza dell’EVR viene determinata nella misura del 4% dei minimi in vigore, come indicato nelle tabelle riportate di seguito.

EVR OPERAI 
  Operaio Specializzato Operaio Qualificato Operaio Comune  Disc. senza alloggio  Disc. con alloggio 
Operai  4° livello  3° livello  2° livello 1° livello    
Paga base oraria (01.03.2022) 7,67 7,12 6,41 5,48 4,93 4,38
Aumento orario  0,31 0,28 0,26 0,22 0,20 0,18
EVR IMPIEGATI 
Impiegati  7° livello 6° livello 5° livello 4° livello 3° livello 2° livello 1° livello
Stipendio (01.03.2022) 1.894,71 1.705,23 1.421,02 1.326,31 1.231,56 1.108,41 947,36
EVR 75,79 68,21 56,84 53,05 49,26 44,34 37,89

CCNL Sanità-Personale non medico: sottoscritta l’ipotesi di accordo per la sezione ricercatori

Novità per i ricercatori sanitari del Comparto Sanità

L’ipotesi siglata nei giorni scorsi presso l’Aran, relativa al Personale del comparto Sanità – Sezione ricerca sanitaria ed attività che supportano la ricerca sanitaria del triennio 2019-2021, include più di duemila professionalità impegnate ogni giorno in tale campo, a cui si necessita dare una certezza e valorizzazione professionale. Difatti tale settore viene considerato quasi di nicchia, nonché molto importante non solo per la sua valenza in ambito scientifico, ma anche in ambito sociale ed economico per il nostro Paese.
La sottoscrizione dell’ipotesi costituisce un risultato importante poiché consente agli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico e agli Istituti zooprofilattici sperimentali, di continuare l’attuazione della riforma già prevista dalla Legge di Bilancio per il 2018, e dall’altro di avviare il percorso attuativo del D.Lgs n. 200/2022 che prevede una riduzione dei tempi per l’inquadramento del personale a tempo indeterminato nei ruoli del SSN secondo le modalità predefinite nello stesso decreto.
Sono stati mantenuti i precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, ed altresì introdotti istituti contrattuali come gli incarichi, il collaboratore professionale di ricerca sanitaria ed i differenziali economici di professionalità. Ed inoltre, sono stati adottati alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale quali ad esempio la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione.
Da ultimo, per quel che riguarda il trattamento economico sono state definite per entrambi profili, specifici percorsi di carriera attraverso l’istituto degli incarichi che dà maggior responsabilità al personale nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, comprendendo gli aspetti economico-finanziari. Per il collaboratore professionale di ricerca sanitaria, le fasce economiche sono mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità.
Ed infine, è stata introdotta un’ulteriore innovazione che prevede un limite finanziario per l’erogazione di istituti economici.

 

CCNL Credito: confronto sulla piattaforma

Aumento delle retribuzioni, flessibilità, welfare e diritti tra gli argomenti dei sindacati 

Il 19 luglio Fabi, Fist-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin si sono incontrate per discutere sulla piattaforma unitaria presentata per il rinnovo del CCNL Credito applicabile ai dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali e scaduto lo scorso 31 dicembre.
Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato i seguenti punti di rilievo:
– l’aumento delle retribuzioni in virtù delle dinamiche inflattive, della redditività e produttività; 
– necessità di una contrattazione collettiva d’anticipo necessaria per gestire i cambiamenti; 
– aumento dell’occupazione per evitare la riduzione dell’organico, la chiusura delle filiali; 
– maggiore interesse sul benessere lavorativo; profili professionali e sviluppo di carriera e maggiore flessibilità lavorativa;
– welfare e diritti.
E’ stata, inoltre, ribadita la necessità di velocizzare l’accordo per il rinnovo del CCNL.

Ebap Puglia: stanziato il contributo educativo 

Fino al 31 dicembre è possibile inoltrare la domanda e richiedere il contributo di 300,00 euro 

L’Ebap Puglia ha stabilito un contributo educativo in favore dei figli dei dipendenti delle imprese pugliesi che risultano in regola con i versamenti ad Ebap-Fsba da almeno 18 mesi precedenti all’inoltro della domanda. Oltre a questo, altro requisito importante è che i dipendenti abbiano almeno un figlio, entro il limite dei 18 anni di età, iscritto nell’anno scolastico corrente a:
– asilo nido;
– scuola dell’infanzia;
– scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado statali. 
Il contributo è pari a 300,00 euro per ciascun figlio e possono presentare domanda i dipendenti che hanno un Isee, riferito all’intero nucleo familiare, non superiore a 30.000,00 euro. Le domande possono essere inoltrare fino al 31 dicembre 2023, accedendo al sito dell’Ente Bilaterale Artigianato Pugliese. Alla richiesta vanno allegati una serie di documenti, quali:
– certificato di regolare frequenza scolastica;
– stato di famiglia in esenzione da bollo o in autocertificazione, insieme alla fotocopia di un documento di riconoscimento del richiedente e del codice fiscale dei figli;
– dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
– attestazione Isee in corso di validità alla data di presentazione della domanda;
– fotocopia del documento di riconoscimento del dichiarante. 
Entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta, viene erogato il contributo. 

Proroga integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga: istruzioni INPS

In virtù della proroga dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria e di mobilità in deroga per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, l’INPS fornisce alcune istruzioni contabili (INPS, messaggio 19 luglio 2023, n. 2721).

La Legge di bilancio 2023 (Legge n. 197/2022, art. 1, co. 325) ha stanziato ulteriori risorse per un importo pari a 70 milioni di euro per l’anno 2023, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione, da ripartire tra le Regioni per le finalità di completamento dei piani di recupero occupazionale di cui all’articolo 44, comma 11-bis del D.Lgs. n. 148/2015, nonché per quelle dell’articolo 53-ter del D.L. n. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 96/2017.

 

Si tratta, come ben noto, rispettivamente, dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria e di mobilità in deroga per le imprese e i lavoratori che operano in un’area di crisi industriale complessa per i quali la norma contenuta nell’articolo 1, comma 325, della Legge n. 197/2022 ha previsto la proroga per l’anno 2023.

 

Nello specifico, si ricorda che la normativa in materia di trattamenti di mobilità prevede che a ogni singolo lavoratore può essere concesso un periodo massimo di 12 mesi di mobilità in deroga, purché risulti beneficiario di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, a condizione che ai medesimi lavoratori siano contestualmente applicate le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da comunicare all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Pertanto, dal suddetto quadro normativo emerge che a un lavoratore già beneficiario di un trattamento di mobilità in deroga/ordinaria, possano essere concessi ulteriori 12 mesi, fermo restando il requisito della continuità.

 

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha emanato il decreto n. 3/2023 con il quale ha ripartito, tra le Regioni interessate, le suddette risorse finanziarie pari, come detto, a 70 milioni di euro per il 2023.

 

La Regione destinataria di un maggior importo risulta essere il Lazio (con 19.207.318,82 euro) mentre, minori sono le risorse messe a disposizione di Abruzzo e Umbria (2.239.197,75 euro).

 

L’INPS comunica che, per la rilevazione contabile degli oneri relativi ai trattamenti di integrazione salariale straordinaria, nonché ai trattamenti di mobilità in deroga, si farà riferimento ai conti GAU30210-GAU30280, GAU30165-GAU30265, istituiti con il messaggio n. 1873/2017, e al conto GAU30275, istituito con la circolare n. 159/2017, che verranno aggiornati con la normativa in argomento.

 

Infine, si riporta, in allegato al messaggio in oggetto, la variazione intervenuta al piano dei conti.