CCNL Istruzione e ricerca: stretta finale per la chiusura delle sequenze contrattuali

Aran e OO.SS. si avviano alla firma delle sequenze contrattuali, focus accesso sui lavoratori precari

La Flc-Cgil ha informato, mediante una nota stampa, circa l’esito del tavolo di trattativa tenutasi all’Aran il 2 ottobre 2024. La riunione, incentrata sulla coda contrattuale relativa al CCNL Istruzione e ricerca, ha fatto registrare dei passi in avanti circa la conclusione positiva dell’incontro, in vista della firma. In sede di contrattazione, infatti, la legge prevede che venga definita la retribuzione del contratto a tempo determinato; mentre, l’intento delle Parti sindacali è quello di stabilire, oltre alle retribuzioni, diritti, doveri e tutele, così come avviene per gli altri lavoratori non a tempo determinato. A tal proposito, l’esperienza acquisita mediante le varie forme di lavoro, quali: assegni di ricerca, contratto di ricerca, contratto a tempo determinato di cui all’art. 141 del CCNL vigente; indicano la strada verso il raggiungimento dei requisiti per la stabilizzazione dei precari. 
Focus importante anche sul settore degli EPR. Infatti, sebbene venga riconosciuto loro un assegno di ricerca e contratti a tempo determinato ai fini della trasformazione ad indeterminato, le OO.SS. hanno richiamato all’applicabilità delle norme specifiche sulla stabilizzazione, con la alla possibilità per le amministrazioni di estendere a questi lavoratori le norme del contratto collettivo nazionale.
I progressi fatti sono stati apprezzati dai sindacati che si sono detti pronti a firmare, facendo leva sulla possibilità di chiudere anche le altre sequenze contrattuali, relative a: tecnologo dell’università a tempo indeterminato; retribuzione dei CEL e del personale delle AOU. 
Per quanto riguarda la firma dell’ipotesi del CCNL Istruzione e ricerca e per la discussione sulle altre sequenze contrattuali, il tavolo è aggiornato al 9 ottobre 2024. 

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